Domenica 2 giugno 2013, festa del Corpus Domini. Come tradizione, dopo la Messa delle 8,30 c’è la processione per il paese. Quel giorno è stato particolare poiché c’era il mercato in piazza, essendo la prima domenica del mese, e quindi si è fatto un giro intero del viale e non solo età come di solito. Molti bambini e genitori erano presenti. Il bel sole ha voluto essere presente anche lui, una mattina di luce lieta, senza afa, serena e tranquilla. La festa del Corpus Domini (Corpo del Signore) a me piace molto perché attraversare le strade in cui si vive con Gesù risorto le rende più belle. Noi cattolici abbiamo questa fede, che Gesù, essendo risuscitato da morte, può rimanere presente nel Pane eucaristico: “Questo è il mio Corpo”. I cristiani credono a un Dio umile, tanto umile da farsi bambino bisognoso di tutto per sopravvivere e ora, presente nell’Ostia, tanto umile da stare zitto e buono nelle nostre mani, fino a farsi mangiare da noi.
La solennità semplice e festosa dei bambini e del popolo durante la processione mi hanno esaltato nel fare le foto. Saltavo da una fila all’altra, riprendevo davanti e dietro, allargavo lo zoom e lo stringevo. Avrei voluto essere dappertutto. E poi il verde del viale. Vedevo la bellezza e la fortuna di abitare nel nostro paese. Tutto quel verde che ho voluto esaltare in certe angolazioni. Il Signore risorto, il sole, il verde, i bambini e il popolo. E il Donga, concentrato e rispettoso “ostensorio” dell’umile Signore. Rientrati in chiesa c’è stato il canto conclusivo con la mimica festosa dei bambini. Poi qualche foto di gruppo, e all’esterno i giovani e allegri scout. Un bel giorno insomma, documentato con uno stile quasi cinematografico.