[Il testo che segue è stato scritto il 13 maggio scorso per commentare le foto che ho fatto in quel giorno. Una settimana dopo è successo il terremoto che ha seminato distruzione, morte e panico tra la nostra gente. Solo ora possiamo leggere nel “piccolo diluvio” che ha accompagnato quella processione il pianto del Cielo e di Maria per ciò che stava per accadere. E come per ogni diluvio (e battesimo) Maria, da buona madre, ci insegna a leggere il simbolo della nostra condizione mortale ma soprattutto la possibilità della risurrezione. Il quadro della Madonna di San Luca, per decisione di Don Gabriele, è ancora nella nostra parrocchia].
Oggi, 13 maggio 2013, è la festa della Madonna di Fatima, nonché la ricorrenza dell’attentato a Giovanni Paolo II, successo il 13 maggio 1981. Il Donga, nostro parroco, ha pensato di fare coincidere la processione con cui si porta la Madonna del chiesolino di San Luca in paese con questa data. Doveva essere, come tradizione, il sabato sera, cioè ieri, e invece la funzione è stata spostata alle 7,30 di questa mattina. L’idea era buona, tantopiù che oggi è anche festa della Mamma e l’abbinamento con Maria nostra madre ci sta bene. Ricordare gli eventi incrociati dell’apparizione di Fatima e del miracoloso salvataggio del Papa, durante la processione con la quale Maria viene portata simbolicamente presso di noi, è molto opportuno. Il tempo inclemente non ci ha fermato, semmai ha reso memorabile e indimenticabile questa giornata. Ha cominciato con una pioggerella leggera durante la Messa al chiesolino e poi, proprio mentre si svolgeva la processione, in un batedo d’acqua che si è chetato solo quando eravamo dentro alla chiesa principale. Maria, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.